In questa sezione sono raccolte le Lezioni di Storia dell’Arte per la Classe Terza della Scuola Secondaria di Primo Grado:
Guarda il video ” Flavio Caroli racconta Van Gogh“ (parte prima)
Guarda il video di Flavio Caroli su Van Gogh (parte seconda)
E ora guarda il commento di Vittorio Sgarbi ai quadri citati di Van Gogh:
Mappa interattiva _ Espressionismo
Mappa interattiva: Da Cézanne a Picasso
Picasso al lavoro nel suo atelier
Picasso nella vita di tutti i giorni
Seguono due files musicali che riproducono le tracce originali di brani che,
spessissimo accompagnavano le “performance” teatrali degli artisti futuristi:
1) Luigi Russolo : “Il risveglio della città”
2) Luigi Russolo “L’aviatore”
… e non poteva mancare la “Voce” del futurismo: il poeta e fondatore del
movimento,
Tommaso Marinetti, recita la poesia … “Dune: parole in libertà”:
Anche per l’Astrattismo ho scelto due files musicali come esempi di
Musica “Dodecafonica” :
Traccia 1:
Traccia 2:
Guarda un originale filmato di Salvador Dalì alle prese con una … semplice stagnola!
Guarda anche un cortometraggio frutto della collaborazione tra la Disney e Dalì …
Frida Kalo: vita, opere, amori dell’artista messicana
Diego Rivera: il pittore del Popolo messicano
Dalla seconda metà Novecento all’Arte Contemporanea
Guarda il tutorial “casalingo” per stampare una serigrafia in bianco e nero su una maglietta
… e ora un tutorial più completo! Si tratta dello stesso procedimento usato da Andy Warol per i suoi ritratti serigrafici a colori.
Infine un’esperienza … rievocativa delle serigrafie di Warol realizzata a Lecce da alunni e docenti di un Istituto d’arte.
Guarda Jackson Pollock … in “action painting”
Intervista a Jackson Pollock – tratta dall’omonimo film
Alberto Burri … raccontato da Philippe Daverio
Alberto Burri … la vita nell’arte.
Lo “spazialismo” di Lucio Fontana
Come realizzare un esperimento di “Ligth Paintingh“ ovvero una forma “tecnologica” di “Action Paintingh”!!!
Guarda questo divertente filmato di … Light Paintingh
Ancora un bel filmato sulla “Ligth Paintingh“
La “performance … fantastica” di un artista giapponese di Ligth Paitingh
Ottimo lavoro 🙂
Grazie Raffaela,
ma vorrei anche sapere a che cosa in particolare ti riferisci! 🙂
La tua prof.
Prof. questo è l’esercizio che ci avete assegnato per casa, sulla lettura visiva di Caspar David Friedrich, “IL VIANDANTE SU UN MARE DI NEBBIA”o meglio sulle sensazioni che proveremmo se immaginassimo di trovarci al posto del personaggio in primo piano:
“Mi ritrovo solitaria su un precipizio roccioso, e incantata dalla meraviglia e dalla bellezza che ho dinanzi agli occhi, mi chiedo cosa guardare!
La nebbia sotto i miei occhi, mi conferisce leggerezza, mi da quella sensazione di sicurezza; inganna quasi la mia mente, perchè guardandola ho la sensazione che oltre di essa non c’è nulla, solo nuvole bianche che si infrangono l’una con l’altra !
Da qui, si vede tutto il paesaggio, ma sarei più fiera se fossi stagliata sulla cima della più alta montagna, che a malapena si intravede perchè coperta dalle nuvole e dalla nebbia, ma è quella che probabilmente guardo molto più attentamente rispetto alle altre. Sono sicura, che sulla cima di quella montagna , il paesaggio si vede molto meglio rispetto a qui.
La priva presenza di alberi e di vegetazione mi rattrista, mi fa pensare a quanta miseria c’è nel mondo.
L’essere sul precipizio roccioso mi spaventa perchè un solo passo falso può essere fatale. Una delle poche cose che mi rassicura è il fatto di essere più vicina al cielo, a Dio, quindi, in caso di disavventura lui può proteggermi, perchè dal cielo Lui vede e provvede a tutto. L’intero paesaggio è meraviglioso, ma i colori di cui è costituito, mi trasmettono tristezza forse perchè sono abituata ad osservare paesaggi molto più colorati, rispetto a questo, che comunque ha suscitato in me varie sensazioni ed emozioni.
Belle considerazioni, Antonietta. Molto appropriate e mi complimento con te per la sensibilità.
Brava! 🙂
Ora aspetto le considerazioni di qualche altro compagno/a! Forza ragazzi … non fatevi pregare!
Grazie mille prof. 🙂
prof.
a me invece il quadro il viandante su un mare di nebbia mi fa avere paura perchè questo quadro è come se ti facesse vedere quanto può essere forte la natura contro l’ uomo
Prof. questo è l’esercizio sulla lettura di Friedrich: “Il viandante su un mare di nebbia”.
Precisamente sono i sentimenti che io proverei se fossi al posto del viandante.
“Io sono sola senza nessuno con me e quindi sento un profondo senso di solitudine ma sento anche una forte malinconia, ovvero una forte tristezza, datami dal paesaggio povero di natura.
Inoltre provo un senso di inquietudine che è provocato dall’asprezza delle rocce, dai posti poco accoglienti ma soprattutto dal nulla, perché sembra che al di sotto della nebbia non ci sia niente, infatti non posso ammirare con tutto il suo splendore il magnifico paesaggio che vedrei se quella fittissima nebbia non ci fosse.
L’inquietudine però si oppone fortemente alla meraviglia del paesaggio che si trova all’orizzonte e che è bellissimo.
Un altro sentimento che provo è la paura, perché se solo facessi uno sbaglio nel muovermi o nell’appoggiare il mio piede per me sarebbe di sicuro la fine.
L’unica cosa che mi consola è sapere che Dio è vicino a me e che in caso ce ne fosse bisogno mi aiuterebbe a superare quel tragico momento.”
Arrivederci prof.
Prof. questo è l’esercizio sulla lettura di Friedrich: “Il viandante su un mare di nebbia”.
Questi sono i sentimenti che io proverei se fossi al posto del viandante:
Se mi trovassi al posto del viandante proverei malinconia, tristezza, solitudine ma allo stesso tempo superiorità perché, se mettessi le gambe posizionate in quel modo, mi sentirei “arrivata” in cima e guarderei tutti dall’alto e quindi mi sentirei più maestosa. Stando in alto starei a contatto con la natura, tra cielo e terra, però sarei ostacolata dalla nebbia che non mi fa guardare l’infinità del paesaggio come se volessi guardare qualcosa di irraggiungibile …
Belle considerazioni. Brava Rossella! Continua così!
Prof. grazie mille. Mi impegnerò ancora di più…
Prof, questo è l’esercizio sulla lettura visiva di Friedrich : IL VIANDANTE SU UN MARE DI NEBBIA
Questi sono i sentimenti che io proverei se io fossi al posto del viandante:
Osservando il quadro il VIANDANTE SU UN MARE DI NEBBIA di Caspar David Friedrich subito mi immedesimo e mi sento protagonista del dipinto.
Già il titolo presenta una contrapposizione tra mare e nebbia e questo mi da l’idea di un qualcosa di astratto.
Il panorama si confonde con il cielo, finché all’orizzonte si vedono solo nubi.
Avverto una sensazione di infinito e allo stesso tempo di smarrimento poiché mi rendo conto della piccolezza dell’uomo difronte alla natura.
Questo quadro mi ispira un emozione forte e di non arrendersi mai ma andare sempre oltre i propri limiti.
classe 3b
Prof. mi sono ispirata “Il viadante su un mare di nebbia ” queste sono le mie sensazioni :
Salendo sulla punta di un monte mi fermo a guardare e a pensare l’immensità della natura che provoca in me delle sensazioni forti. Rimango a guardare i colori chiari del cielo e quel verde scuro delle montagne che sembrano appena bagnate dalla pioggia.Alzando lo sguardo da lontano si vede un monte ancora più grande . Tutto questo mi fa sentire una piuma leggera e viaggiare nel cielo mossa solo dal vento. Pensando alla vita ho paura di fare passi avanti e sbagliare o fare i passi indietro e sbagliare ancora .Quindi aspetto e mi fermo a pensare .
Prof. Questa è la lettura visiva di Friedrich: “Il viandante su un mare di nebbia.”
Questi sono i miei sentimenti al posto del viandante.
Io se immagino di stare in quel quadro, le mie emozioni sarebbero paura, ma anche libertà, perché è un posto grande e fresco dove puoi esprimere molte sensazioni inspiegabili.
Perché scalare le montagne è un’emozione forte, ma anche pericolosa; Difronte a me c’era una montagna bellissima, sembrava il “PARADISO” e io volevo raggiungerla per scoprire cose nuove, ma è pieno di ostacoli da superare. Io affianco a me vorrei qualcuno che mi sostenesse, ma la natura è molto di più di un amico, perché il vento ti accarezza gli uccelli che cinguettano, e tutti quei fiori colorati che ti danno vivacità.
La montagna è bella perché è un posto dove, rilassarsi e lasciarsi andare da TUTTO E DA TUTTI.
Prof. sono Marika Cirillo, alunna di 3^A. Vi sto scrivendo per pubblicare il compito che era per casa, ovvero le sensazioni che proviamo se fossimo al posto dell’uomo del quadro “IL VIANDANTE SUL MARE DI NEBBIA” di Caspar David Friedrich:
‘Se fossi al posto dell’uomo tra le montagne e nella nebbia, penserei a tutta la mia vita. A quelle cose che ho sbagliato che non posso rimediare, a chi è stato vicino a me nel momento del bisogno e chi non c’è stato, quali sono i veri amici e le persone di cui posso fidarmi. Penserei ai momenti felici, e sono certa che mentre lo farei, sorriderei poiché sono pochi ma belli. Oltre ai tanti pensieri della mia vita, rifletterei che in quel preciso istante ero riuscita a scalare una di quelle montagne da sola, senza l’ aiuto di altre persone. Se fossi riuscita a fare tutto questo, sarei riuscita anche a rendere la mia vita migliore senza reagire d’istinto. Avrei pensato a cosa voglio veramente dalla vita, cosa essere nella mia vita e come avrei potuta cambiarla in meglio con i miei sacrifici. Però fino ad un certo punto potevo pensare a questo, perché in quei pochi minuti che rimanevano, pensavo al mio spirito libero. Mi considero libera per metà, perché di solito la libertà, fa sbagliare, facendoti fermare e domandarti se quello che sta succedendo lo vuoi veramente o è una cosa che ti è stata imposta da un’altra persona e tu incosciamente ti fai trascinare, pensando sia la cosa giusta. Le cose sono giuste solo se sei tu a scegliere di farle. Ognuno è protagonista della sua vita.’
Buona serata! A domani! <3 🙂
IL VIANDANTE SUL MARE DI NEBBIA
se io fossi al posto di quell’uomo ,mi sentirei semplicemente persa. Credo che probabilmente,inizierei a pensare che il posto in cui noi viviamo,è stupendo, soprattutto visto da un’altezza come quella,anche se ,le nuvole ti impediscono di guardare giù.Sinceramente io non amo molto le altezze,a tal punto che credo di avere le vertigini, ma comunque credo che ne varrebbe la pena,salire e vedere quello che c’è lì,sopra di noi , quello che noi a stento vediamo ma ,se forse prenderemo l’abitudine di,non accontentarci di quello che c’è sotto,rispetteremo magari meglio il nostro ambiente.Comunque se io fossi lì probabilmente, inizierei a pensare di quanto siamo piccoli a differenza di quel magnifico paesaggio, credo che vorrei sicuramente, riuscire a scavalcare le rocce e le nuvole,per arrivare a quella montagna più alta, dove poi riuscirei a vedere un’altra infinita di nuvole e di rocce,per capire che il nostro percorso diciamo, ovunque sia il nostro obbiettivo, credo che sia semplicemente infinito e, più abbiamo la forza di “buttarci” e raggiungere quella montagna,più il nostro obbiettivo, diventerà via via più vicino. comunque credo che questo sia un quadro stupendo, che metta in risalto la grandezza della natura.
Samantha Di Genova 3^C. 07/11/2016